La caviglia
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Per trattare una lesione alla caviglia è importante conoscere l’anatomia e la biomeccanica del complesso legamentoso laterale, soprattutto dal punto di vista chirurgico.
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Pur essendo specializzato in ambito piedi, io sono un ortopedico e, quindi, mi occupo, di tutto ciò che riguarda le ossa.
Molti dei miei pazienti hanno mostrato un interesse verso le problematiche della caviglia, e ho deciso di trattare l’argomento della “distorsione laterale”: la lesione più comune, non solo negli sport come la pallacanestro, il calcio e la danza, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Il complesso legamentoso laterale della caviglia è composto da: legamento peroneo-astragalico anteriore, legamento peroneo-astragalico posteriore e legamento peroneo-calcaneare.
Il complesso legamentoso laterale dell’articolazione sottoastragalica consiste in 5 importanti strutture: il legamento peroneo astragalico, il rettinacolo inferiore degli estensori, il legamento astragalico calcaneare laterale, il legamento cervicale e il legamento astragalo calcaneare interosseo.
Vista la complessità della struttura della caviglia, in caso di distorsione la diagnosi corretta è fondamentale.
I pazienti che incorrono in questa problematica, oltre al dolore, descrivono spesso una sensazione di lacerazione, dei rumori provenienti dalla caviglia e la perdita di sostegno da parte dell’arto.
I pazienti che soffrono tale trauma subiscono un meccanismo di inversione, di flessione plantare o intra-rotazione.
Subito dopo la distorsione, si verifica una vera e propria tumefazione.
I pazienti con una rottura legamentosa completa, oppure coloro che hanno una rottura di più legamenti, non riescono a caricare e appoggiare il piede.
All’esame obiettivo troviamo, oltre alla tumefazione, un’iperestesia dei legamenti affetti.
La conoscenza dell’anatomia di ogni legamento consente una sequenza sistemica di palpazione.
La palpazione meticolosa con i polpastrelli di tutte le strutture potenzialmente coinvolte in una distorsione della caviglia, permetterà all’ortopedico una corretta diagnosi clinica.
Anche nei movimenti, la caviglia apparirà limitata in dorsiflessione, in flessione plantare e in inversione.
Nei pazienti che hanno una lesione del legamento astralico anteriore, spesso una manovra del cassetto anteriore provocherà dolore.
È sempre importante, dopo un’accurata valutazione clinica, completare il tutto con un esame radiografico, una risonanza magnetica o una tac che ci dirà l’esatta entità della lesione.
A livello anatomico, ci sono diversi sistemi di classificazione per la distorsione di caviglia: grado 1, grado 2 e grado 3.
Dal punto di vista clinico, ci possiamo trovare di fronte ad una distorsione lieve, moderata o grave.
I trattamenti dipendono in primis dal tipo di distorsione: per quelle lievi o moderate o di grado 1 o 2- ossia distorsioni stabili- parliamo di un trattamento conservativo e non chirurgico.
Per le distorsioni gravi o di grado 3 il trattamento chirurgico è necessario e solitamente viene eseguito in artroscopia o in “open”, con l’obiettivo di ricostruire il legamento lesionato interessato.
Con un trattamento conservativo, in base all’entità della distorsione, il paziente può tornare alla normalità solitamente nel giro di un mese; mentre, con trattamento chirurgico, i tempi tendono ad allungarsi per un minimo di 4/6 mesi di prognosi.
Una distorsione può capitare a tutti in diversi momenti di deambulazione.
Sicuramente gli sportivi sono più predisposti, soprattutto se parliamo di sport in cui vi sono salti e atterraggi, e in cui ci sono continui e veloci cambi di direzione.
Consiglio a tutti, nel momento in cui si verifica il trauma, di evitare di caricare l’arto, di fermarsi e applicare del ghiaccio per ridurre la possibilità di insorgenza dell’ematoma.
Successivamente consiglio di alzare la gamba per favorire il drenaggio e, infine, di rivolgersi al pronto soccorso o a un professionista in modo da poter eseguire tutti i passaggi sopra descritti.
Migliorare l’elasticità muscolare e articolare è sicuramente il passo preventivo che consiglio in ogni mio articolo, insieme a una costante attenzione e osservazione del proprio corpo.
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