Piedi & disturbi vascolari


Più volte abbiamo trattato nel mio blog la conformità del piede e la sua struttura.

I piedi hanno il compito principale di sostenere il peso della persona, forniscono equilibrio e stabilità a tutto il corpo e permettono di svolgere tutte le principali funzioni motorie.

C’è una correlazione tra alcune patologie del piede e le alterazioni della circolazione.
Chi soffre di una cattiva circolazione, che spesso si presenta con l’avanzare dell’età, tende ad avere numerose difficoltà deambulatorie, sia che si parli di malattia venosa che di malattia arteriosa.
In presenza di entrambe le patologie, una cattiva circolazione non fa altro che compromettere gran parte dei movimenti della quotidianità.
Solitamente dovrebbe essere il medico di base, di fronte a tali sintomatologie, a dover consigliare una visita specialistica, prima vascolare e successivamente ortopedica.

Una cattiva circolazione a livello venoso è causata da una restrizione del flusso sanguigno nelle vene stesse.
Quando le valvole presenti nelle vene, che regolano il reflusso del sangue, non funzionano correttamente, il sangue si accumula e forma degli ammassi irregolari che causano l’irritazione dei nervi.
In questo caso, il dolore si manifesta principalmente quando si sta fermi.
Durante la camminata, invece, i muscoli del polpaccio si contraggono, smuovendo il sangue nelle vene, e ciò comporta una riduzione dell’irritazione delle vene stesse.
Il modo migliore per alleviare il dolore è quello di stare a riposo alzando le gambe, in modo che il flusso del sangue venga veicolato verso il cuore.

Una cattiva circolazione a livello arterioso è causata da Arteriosclerosi.
L’Arteriosclerosi è una restrizione del flusso di sangue nelle arterie, causata dalla formazione di accumuli lipidici nelle pareti dei vasi arteriosi, la quale comporta la cosiddetta Claudiacatio Intermittens: un dolore durante la camminata che migliora solo quando stiamo fermi.
Le cause principali di questa patologia sono l’ipertensione, il diabete, l’obesità e il fumo.
La patologia può quindi essere risolta con una dieta e uno stile di vita sano e in movimento.

Per stabilire se ci sono problemi di circolazione, oltre all’esame obiettivo, in cui è il paziente a dover rilevare la tipologia di dolore e gonfiore negli arti inferiori, possono essere prescritti un esame del sangue degli anticorpi, un eco-doppler, un’ecografia, una tac o un test della pressione sanguigna.
È anche importante capire se sussistono problemi di coagulazione, valutando il 
D-dimero, presente nel sangue in caso di degradazione della fibrina, una proteina responsabile della formazione di coaguli nei vasi sanguigni. 
I principali sintomi derivati dai problemi circolatori sono la parestesia, ossia la presenza di un formicolio o altre alterazioni della sensibilità, i piedi freddi e il colore dei piedi più chiaro rispetto al resto del corpo.
Questi sintomi peggiorano in presenza di alcune circostanze, ad esempio se rimaniamo seduti per troppo tempo.
Nei pazienti con problemi circolatori, con il tempo, oltre al dolore si può verificare la screpolatura della pelle del piede, la perdita della peluria, la presenza di unghie più fragili e una guarigione più lenta in caso di ferite o lacerazioni.
Nelle persone con cattiva circolazione può essere persistente il dolore all’alluce e, all’esame obiettivo, l’alluce può risultare più arrossato ed infiammato.


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