RUNNERS: 4 ACCORGIMENTI


Per i runners conoscere i propri piedi è fondamentale. 

I piedi sono il nostro motore. Su di essi appoggiamo il nostro corpo ed è essenziale conoscerne alcuni accorgimenti relativi, soprattutto per coloro che hanno fatto della corsa una passione o una professione.


Ecco 4 suggerimenti da non trascurare.

  1. L’appoggio può essere corretto a livello fisiologico (dalla nascita) o indotto dall’uso di ortesi plantari che compensano le naturali anatomie del piede, cavo o piatto, prono o sùpino. Anche se a livello fisiologico i piedi non presentano particolari problemi, ai runners è comunque consigliato l’utilizzo di un plantare insieme a scarpe specialistiche. Elementi che non devono essere trascurati al fine di distribuire in maniera equa il carico durante la corsa.

  2. Non sottovalutare la scelta della scarpa, che può incidere anche sullo stile della corsa. 
    È fondamentale valutare la morbidezza e l’ammortizzazione della calzatura affidandosi a esperti del settore, i quali sapranno consigliarvi anche in base alla superficie sulla quale si desidera correre: sia essa una pista di atletica, una strada o un tapis roulant, la calzatura non potrà essere sempre la stessa.


  3. Non sottovalutare le problematiche che possono colpire i piedi. Teoricamente un corpo ben allenato va meno incontro a infortuni, ma, qualora si presentassero problemi, è necessario valutarne quanto prima le cause attraverso una visita specialistica. Questa può scongiurare le diverse problematiche valutando il retropiede e le sue eventuali tallonite, l’infiammazione del Tendine di Achille, le fascinte plantare, la spina calcaneare o le mesopiede (i dolori sul collo del piede), le infiammazioni delle teste metatarsali (metatarsalgia) sull’avampiede e le deformità delle dita come alluce valgo o dito a martelloCon il passare del tempo, possono anche verificarsi fenomeni degenerativi come artrosi del mesopiede e delle articolazioni dell’avampiede, per poi coinvolgere le articolazioni a seguire come caviglia, ginocchio e anche.

  4. Non appena si verifica il dolore (che non è un semplice fastidio) è importante indagare immediatamente per evitare un peggioramento del quadro clinico. Attraverso un’ecografia, un rx o una risonanza, si deve individuare la causa del malessere per poterlo curare con una terapia locale e/o una fisioterapica. Una volta identificata la causa, sia essa da stress o da sollecitazione eccessiva, da appoggio non corretto o da ipercarico, e una volta stabilita la cura, è necessario lavorarci anche attraverso una ginnastica apposita oppure tramite l’utilizzo di ortesi plantari. 


Dunque, per usufruire al meglio dei benefici del running, occorre conoscere bene i propri piedi.

Per i professionisti che conoscono il loro corpo e il loro strumento principale, 

i piedi, sarà più semplice individuare i sintomi, ciò nonostante mi sento 

di consigliare:

  • controlli costanti sui piedi, con esami baropodometrici, statici e dinamici; 
  • controllo dell’usura e del beneficio del plantare ogni 4/5 mesi e della scarpa; 
  • stretching e massaggi per sciogliere tendini ed articolazioni; 
  • dopo la corsa, fare impacchi con acqua fredda e ghiaccio per 5/10 minuti per stimolare la vasocostrizione ed evitare la comparsa di vesciche ed edemi.

Per i principianti è fondamentale capire fin da subito il corretto appoggio del piede, scegliendo una scarpa apposita e/o inserendo un plantare personalizzato. 

 

Una volta trovato il supporto giusto e “ascoltato” i propri piedi non resta che correre!



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